Due persone su 3 hanno sofferto o soffrono di mal di schiena.
Il primo pensiero delle persone è spesso quello di pensare “ho un ‘Ernia”.
Oggi affronteremo l’ernia lombare…
Ultimamente si sente sempre più parlare di ernia lombare ma per quanto purtroppo molti pazienti conoscano perfettamente i sintomi di questa patologia, non tutti sanno di cosa si tratti in realtà.
Per ernia lombare del disco si intende la fuoriuscita del nucleo polposo attraverso le fibre dell’anulus e la sua eventuale migrazione al di fuori di esse. Questo può comportare da una parte una compressione delle strutture nervose e dall’altra una reazione di tipo infiammatorio.
Classicamente il paziente affetto da ernia discale lombare può lamentare:
una lombo-cruralgia (ernia in L2-L3, L3-L4) ovvero un dolore irradiato alla coscia anteriore o antero-mediale fino al ginocchio che non arriva mai al piede.
una lombo-sciatalgia, (ernia in L4-L5, L5-S1) ovvero un dolore irradiato all’arto inferiore lungo il decorso sensitivo del nervo sciatico.
In entrambi i casi il dolore è principalmente monolaterale. Sebbene sia possibile un coinvolgimento bilaterale (ad esempio ernie discali mediane molto voluminose) questa eventualità è piuttosto rara.
Talvolta invece viene riferita la sola lombalgia che rappresenta spesso l’esordio clinico della patologia a cui segue uno dei due iter riferito in precedenza.
Il dolore è generalmente accentuato dai movimenti della colonna (soprattutto dalla flessione anteriore ma anche dalla flessione laterale), anche colpi di tosse e starnuti possono risultare estremamente dolorosi.
Spesso è riscontrabile nei pazienti una postura antalgica (ovvero quella posizione che si assume al fine di evitare il dolore) soprattutto nella fase acuta della patologia.
Il tratto lombare può perdere la fisiologica lordosi e in alcuni casi risulta difficile anche il semplice camminare mantenendo la schiena dritta
Talvolta il paziente è obbligato a letto con anche e ginocchia flesse allo scopo di detendere le strutture nervose.
Grazie al trattamento osteopatico si può ottenere l’immediata attenuazione del dolore attraverso l’utilizzo di tecniche appropriate che aiutano a diminuire la compressione e l’infiammazione. I
l miglioramento della postura che, coadiuvato all’occorrenza da una ginnastica idonea alle caratteristiche del paziente, porterà a benefici nel lungo periodo e ad una diminuzione delle possibili recidive.
Compito dell’osteopata è in oltre quello correggere eventuali compensi chedi indirizzare il paziente verso sane abitudini che possano aiutarlo a mantenere in generale una buona qualità della vita.