Un’ampia percentuale di popolazione soffre di dolori cervicali con associata irradiazione verso un arto superiore come eventualità decisamente frequente.
Il motivo per cui si verifica questo tipo di problema dipende dalla costituzione anatomica del plesso brachiale, cioè dell’insieme di nervi che va dal tratto cervicale al braccio .
Tale plesso presenta alcuni punti critici durante il suo percorso, vale a dire strettoie in cui deve passare talvolta insieme alle relative vene e arterie.
1) La prima strettoia è costituita dai forami di coniugazione della colonna vertebrale, i fori attraverso cui i nervi fuoriescono dalla colonna vertebrale. A questo livello una compressione tra le vertebre o una protrusione dei dischi, soprattutto fra C5 e C7, può essere causa di irritazione delle radici nervose e causa di una cervicobrachialgia.
2) Appena emerso dalla colonna cervicale il plesso brachiale passa attraverso il gruppo dei muscoli scaleni; passa cioè nella compagine stessa dei muscoli, come se li bucasse e ci passasse attraverso.
Quindi una contrattura degli scaleni può essere causa di irritazione del plesso brachiale ed essere responsabile di una cervicobrachialgia come anche di una parestesia (problemi di sensibilità) al braccio e alla mano.
3) Il passaggio del plesso sotto la clavicola è ancora a rischio, soprattutto a causa delle disfunzioni meccaniche della clavicola che possono letteralmente schiacciare il fascio vascolo nervoso che passa in profondità.
In questo caso vi è anche una compromissione vascolare per cui al dolore e alle parestesie può essere associato un problema di ritorno venoso e linfatico che si esprime con gonfiore del braccio e della mano soprattutto al mattino.
Sarà compito dell’osteopata una volta esaminato il paziente essere in grado di capire e intervenire per eliminare una delle cause sopra elencate per ristabilire la giusta fisiologia.