Il cranio del neonato può essere sottoposto a stress meccanici di tipo posizionale (dalla posizione a livello fetale a quella assunta nel lettino).
Questi stress meccanici, che avvengono con corretta presenza delle suture del cranio, sono relativamente benigni, a differenza della fusioneprecoce e anomala di una o più suture a causa della quale le deformità del cranio sono molto più gravi e necessitano anche di diagnosi medica precoce e intervento chirurgico.
Esistono 3 principali deformità craniche: plagiocefalia (dove la testa assume una forma a parallelogramma), brachicefalia o pachicefalia (testa dalla forma schiacciata in senso anteroposteriore e allargata in senso laterolaterale), scafocefalia (tipica dei prematuri: testa dalla forma allungata e stretta).
Già a quattro-cinque giorni di vita il neonato potrà fare la conoscenza dell’osteopata: Più il trattamento è vicino alla nascita meglio è. Dopo i 6 mesi si cerca di intervenire solo sulla funzione perché sulla forma è ormai troppo tardi.
Ecco dunque che l’osteopata può usare le mani: Si utilizzano tecniche manipolative molto gentili, nel rispetto del bimbo che generalmente non ama essere costretto in una posizione. Si interviene con il piccolo sul lettino o in braccio alla mamma o mentre viene allattato al seno. Le tecniche osteopatiche consistono in trazioni e compressioni percepite come carezze ed eseguite senza imprimere forza. Si tiene naturalmente conto della struttura cranica del piccolo paziente e delle suture craniche in termini di apertura delle fontanelle. Ricordiamo che le sue ossa sono malleabili e solo una piccola parte è già ossificata; il resto è ancora tessuto connettivale, cartilagineo, avviato verso un processo di ossificazione.