Cos’è?
L’osteopatia biodinamica (OBC) è la naturale evoluzione dell’osteopatia, da molti invece considerata la vera e tradizionale forma di trattamento osteopatico.
Pone le sue radici negli studi dell’embriologo Erich Blechscmidt ripresi da grandi osteopati e riadattate al concetto dell’obc.
Questo approcccio si distanzia totalmente dal concetto manipolativo e strutturale dell’osteopatia . E’ un approccio per nulla invasivo ma di grande potenza per il reset e riavvio del Sistema nervoso autonomo vero responsabile della patologia.
Il trattamento è basato sulla capacità percettiva dell’operatore .
Lesione Osteopatica e “salute” per l’Osteopatia Biodinamica
Le fasce (tessuto connettivo), giocano un ruolo fondamentale nella trasmissione delle informazioni da un punto all’altro del sistema corporeo. Questa capacità le rende uno strumento indispensabile per la salute dell’individuo, rappresentando un elemento essenziale per il mantenimento dell’omeostasi (equilibrio interno). Tutto questo a condizione però che non ci siano interruzioni della stessa, e che venga garantita una rete di relazioni che ricostruisca l’ unità. Quando questa continuità delle fasce non è garantita (ad esempio in caso di esiti cicatriziali o fibrosi muscolari conseguenti a traumi, malattie, problemi posturali, etc), viene pregiudicata una corretta trasmissione delle informazioni all’interno del sistema corporeo, il quale cercherà di trovare una soluzione a questo buco della comunicazione, in modo da mantenere un equilibrio il più possibile economico. Nasce così la lesione osteopatica, che non sarà mai un evento biomeccanico isolato, ma piuttosto una sorta di disturbo del tutto. Per l’Osteopatia la lesione osteopatica è da considerarsi sempre un tentativo del corpo di mantenere un equilibrio, per l’OBC nella lesione osteopatica è sempre presente una forma di salute che opera.
L’OBC, rappresenta un’evoluzione della filosofia Osteopatica, che si allontana dalla “Tecnica”, intesa come lavoro indirizzato alla lesione osteopatica nel tentativo di eliminarla.
“La Tecnica” dell’OBC non è tanto rivolta alle lesione osteopatica, quanto piuttosto alla salute che è presente all’interno della stessa lesione.
Questo permetterà all’operatore OBC di ricreare una continuità della comunicazione all’interno del sistema del paziente “stato di Neutro”, consentendo alle forze auto regolatrici del paziente di fare il resto, eliminando le lesioni o trasformandole in qualcosa di meno dispendioso per il sistema.
Valutazione e trattamento
L’operatore, innanzitutto valuta i movimenti dei tessuti e dei fluidi corporei, appoggiando delicatamente le mani (principalmente su cranio, sacro, colonna, caviglie, ventre) e successivamente, cerca di ristabilire un riequilibrio, favorendo le funzioni della linfa, dei liquidi intra ed extra cellulari e ancora cefalo-rachidiani.
In questo modo il paziente si riconnette con la sua stessa natura, ovvero con le strutture embriologiche originarie ripercorrendo durante il trattamento le varie tappe di sviluppo delle diverse strutture in modo da avviare un processo di autoguarigione, tramite la riorganizzazione di eventuali disequilibri, che possono aver perturbato l’organismo, in qualsiasi momento recente o remoto.
Quando serve
Il campo d’applicazione è molto ampio:
- disfunzioni neonatali strutturali e/o funzionali
- disturbi comportamentali nel bambino
- Gravidanza e post-parto
- alterazioni del sistema immunitario
- alterazioni del sistema endocrino
- disturbi osteoarticolari e viscerali
- anomalie cranio-facciali
- squilibri conseguenti a terapie farmacologiche (antibiotici, chemioterapici, radioterapici, vaccini, anestesie, ecc…)
- Stress, Ansia, Depressione, Menopausa
- …ecc.
Questo approccio non ha controindicazioni e si applica a tutte le età, dal neonato alla persona anziana!